Magazine, 19/03/2020.
La notizia era nell'aria da giorni. Con il continuo aumento dei contagi da Coronavirus in Italia, la riapertura delle scuole, inizialmente prevista dal Governo Conte per il 6 aprile 2020, è destinata a slittare ancora, probabilmente insieme al blocco totale dell'Italia tra negozi chiusi, ristoranti e bar. Era inevitabile. Il governo valuta ora la possibilità di prorogare oltre il 3 aprile le misure in atto preparadosi a una nuova stretta, con l'obiettivo di arginare i comportamenti scorretti di chi ancora continua a spostarsi senza motivo: «Le misure restrittive - spiega il premier Conte - funzionano, ma quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. I provvedimenti del governo, dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola, non potranno che essere prorogati».
Conte fa poi sapere che si lavora a un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane. La ministra dei trasporti, Paola De Micheli, intanto ha già firmato il decreto che definisce nuove limitazioni nei trasporti ferroviari e marittimi (merci escluse) in tutta Italia e in particolare nei collegamenti verso la Sicilia e la Sardegna. L'esecutivo sta anche lavorando a un nuovo decreto che potrebbe riguardare le attività all'aperto e misure più restrittive per i supermercati, per i bar nelle stazioni di servizio cittadine e gli uffici.
Nel frattempo, gli italiani si chiedono quando riaprono le scuole e quando finirà il blocco totale del Paese. Tre le ipotesi in campo: c'è la possibilità di un prolungamento breve delle chiusure fino a dopo Pasqua (cioè dopo il 12 aprile), anche se si pensa possa essere l'ipotesi meno probabile. C'è poi un secondo scenario che vede la scadenza della chiusura delle scuole a maggio. Infine, la terza ipotesi vede la chiusura fino alla fine dell’anno scolastico, ai primi di giugno.
In realtà, come sostiene il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, «Non è possibile dare un'altra data per l'apertura delle scuole, tutto dipende dall'evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza. Verranno prese misure per gli studenti che devono fare gli esami di stato. Le misure dipendono da quanto ancora rimarranno chiuse le scuole. Stiamo pensando a diversi scenari possibili. La proroga dell'anno scolastico - conclude Azzolina - dipende dall'esito della didattica a distanza. Se funzionerà non abbiamo abbiamo bisogno di prolungare l'anno scolastico».