Magazine, 23/03/2020.
Dopo la nuova stretta del Governo è stato pubblicato, nella giornata di lunedì 23 marzo 2020, il nuovo modello di autocertificazione (visibile nella nostra gallery e scaricabile dal sito della Polizia di Stato oppure direttamente a questo link). Potrebbero volerci minuti per il grande afflusso di persone sul sito. Questo ultimo modulo si è reso necessario perché sono state riviste in modo restrittivo le circostanze che legittimano gli spostamenti al di fuori della propria abitazione. Il documento è anche in dotazione alle pattuglie.
Ci si può muovere soltanto per questi motivi: comprovate esigenze lavorative, esigenze di assoluta urgenza e motivi di salute. Il nuovo D.P.C.M. abolisce la previsione, contenuta, nell'art. 1, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 8 marzo 2020, che assicurava il rientro nel luogo di domicilio, abitazione o residenza. Tale rientro è consentito solo nel caso in cui lo spostamento all'esterno è connesso ai motivi sopra elencati. Per esempio, rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dal proprio luogo di residenza, dimora e abitazione al luogo di lavoro. Rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza, anche i casi in cui l'interessato si rechi presso grandi infrastrutture del sistema dei trasporti (aeroporti, porti e stazione ferroviari) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione.
L'uscita, a ogni modo, deve essere eccezionale e giustificata: non basta il nuovo modello per l’autocertificazione a garantirsi un salvacondotto. Se non si hanno comprovate necessità e se si fornisce dichiarazione mendace a pubblico ufficiale sono previste sanzioni che potrebbero essere rese più severe in un prossimo intervento legislativo. È previsto anche che l'operatore di polizia controfirmi l'autodichiarazione, attestando che viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall'onere di allegare all'autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità. In questo caso, chiunque attesti il falso rischia di essere denunciato e in alcuni casi anche arrestato per attentato alla salute pubblica, così come previsto nell’articolo 452 del codice penale che impartisce una pena fino a 12 anni di carcere.
L'altro punto fondamentale dell'ultimo decreto è il divieto di uscire dal comune in cui ci si trova. Con applicazione immediata, è dunque proibito ogni spostamento (che non sia per comprovati motivi di salute o di lavoro) con qualsiasi mezzo di trasporto pubblico o privato. Occorre sempre mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone. Da oggi bisogna dunque restare nella città in cui ci si trova per ridurre al minimo gli spostamenti e favorire in questo modo il contenimento del Coronavirus.