Torino, 30/11/2018.
Fine disegnatore e interprete sensibile della pittura di
paesaggio, Giuseppe Pietro Bagetti (Torino, 1764 – 1831) seppe
sfruttare magistralmente le potenzialità dell’acquarello per
realizzare vedute e battaglie che lo resero celebre già presso i
suoi contemporanei, al punto da suscitare l’apprezzamento
dello stesso Napoleone Bonaparte. I Musei Reali di Torino
dedicano al pittore la mostra
Ad acqua. Vedute e paesaggi di Bagetti: tra realtà e
invenzione, visitabile dal 30 novembre 2018 fino
al 31 marzo 2019 all’interno dello Spazio Scoperte della
Galleria Sabauda che, giunto al suo quarto appuntamento, continua a
proporre al pubblico opere ricercate e spesso inedite all’interno
del percorso espositivo.
La mostra – curata da Giorgio Careddu e inserita nell’ambito di un
progetto sull’acquarello in Piemonte promosso
dall’Accademia Albertina di Torino - approfondisce
alcuni momenti del cammino artistico di Bagetti e mette in evidenza
la capacità creativa e la competenza geografica dell’artista nel
riprodurre scene urbane e rurali, presentando una selezione
di 39 opere appartenenti ai fondi di grafica della
Biblioteca Reale e della Galleria Sabauda.
L’esposizione prende avvio dalla serie delle Vedute del
Piemonte e del Nizzardo, incise a partire dal 1793,
che associano all’esigenza di documentare fedelmente i luoghi
rappresentati una spiccata attenzione verso gli aspetti
metereologici. Una coppia di paesaggi di Pietro
Giacomo Palmieri rendono poi omaggio al maestro che
indirizzò Bagetti verso la tecnica della pittura ad acquarello,
tecnica considerata come una novità, e verso gli aggiornamenti
culturali che provenivano dagli altri paesi d’Europa e dal quale il
pittore torinese seppe cogliere importanti suggestioni nel modo di
interpretare la natura. Tempesta con nubifragio e
Paesaggio con ruderi e città sullo sfondo ben
rappresentano l’arte del celebre vedutista, in quanto
caratterizzati entrambi dal gusto per il
pittoresco che costituisce uno degli aspetti tipici del
suo linguaggio figurativo. Agli anni successivi all’annessione del
Piemonte alla Francia, avvenuta nel 1802, risalgono alcuni
schizzi a monocromo, preliminari alla redazione
definitiva degli acquarelli oggi conservati al Museo di Versailles,
che ritraggono la topografia delle località piemontesi scenario
delle vittoriose campagne napoleoniche. L’attività della
tarda maturità in cui Bagetti si dedica, su
sollecitazione di re Carlo Felice, alla pittura d’invenzione è
invece testimoniata nel percorso espositivo da quattro
paesaggi boschivi nei quali la natura viene indagata nei
suoi vari aspetti botanici, geologici e fisici.
Contestualmente alla mostra e in collaborazione con l’Associazione
Amici di Palazzo Reale, potrà anche essere visitata la
straordinaria collezione di 68 acquerelli realizzati da Bagetti e
attualmente conservati nell’Appartamento del re Vittorio
Emanuele III, comprendenti anche i dipinti raffiguranti le
battaglie vittoriose di Casa Savoia.
Le visite guidate si svolgeranno a partire dal 1
dicembre fino al 27 gennaio ogni venerdì, sabato e domenica alle
ore 10, 11, 12, 15, 16, 17, fatta eccezione per i giorni 2, 28, 29
e 30 dicembre 2018 e 4, 5 e 6 gennaio 2019.