Martedì 25 febbraio alle 20.45, il Cinema Romano di Torino ospiterà l’anteprima nazionale di A Man Fell, documentario di Giovanni C. Lorusso, in corsa ai David di Donatello per il miglior documentario. L’evento, promosso dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) in collaborazione con il Circuito Ventavoli, è a ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.
Dopo l’anteprima internazionale alle Giornate degli Autori di Venezia, il film, coprodotto tra Italia, Libano, Francia e Colombia, arriva a Torino con la presenza del regista e del produttore Salvatore Lizzio (Revok). L’incontro sarà moderato da Valentina Noya (Vicepresidente AMNC) e Davide Ferrario (Presidente onorario AMNC). Il progetto ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International Italia.
Girato in Libano, A Man Fell racconta la vita nella comunità palestinese di Sabra, nota per il massacro del 1982. Al centro della storia c’è l’ex Gaza Hospital, oggi rifugio per molte famiglie palestinesi. Qui vive Arafat, un undicenne che trascorre le giornate tra le rovine dell’edificio e sogna di esplorare i sotterranei proibiti con il suo amico Muhammad.
Attraverso il loro sguardo, il documentario esplora la precarietà e la resistenza della comunità palestinese, soffermandosi su storie apparentemente secondarie che rivelano la quotidianità di chi vive ai margini.
Il regista ha scoperto il Gaza Hospital durante un viaggio a Shatila, incontrando Yasser Al Ali, un barbiere che lo ha guidato all’interno dell’ex ospedale. Da qui è nato il desiderio di raccontare la realtà del Gaza Building attraverso una regia spontanea e minimale, basata sull’osservazione diretta e il coinvolgimento degli abitanti.
«Volevo ritrarre l’energia di questo luogo come simbolo di resistenza passiva della condizione palestinese», spiega Lorusso. «Ridurre al minimo l’attrezzatura ci ha permesso di muoverci liberamente tra gli undici piani e catturare momenti autentici».
La comunità palestinese in Libano è formata da rifugiati della Nakba del 1948, milizie degli anni ‘70-’80 e migranti da paesi vicini come la Siria. Secondo l’UNRWA, a fine 2019 si contavano 475.075 rifugiati palestinesi registrati, molti dei quali privi di cittadinanza e senza accesso a servizi essenziali.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.