In occasione del nuovo allestimento delle collezioni tessili, Palazzo Madama organizza un laboratorio di cucitura in forma meditativa, guidato da Rita Hokai Piana. L’iniziativa si svolgerà in quattro incontri, nelle giornate di sabato 15 e 22 marzo, 5 e 12 aprile 2025, dalle ore 10 alle ore 13, offrendo ai partecipanti l’opportunità di esplorare la pratica della cucitura come strumento di consapevolezza e trasformazione interiore.
Durante il laboratorio, i partecipanti lavoreranno insieme utilizzando un particolare punto di cucitura, risalente a un’antica tradizione meditativa. Attraverso il riciclo di piccoli frammenti di tessuto inutilizzati, si darà vita a un’opera collettiva, in cui il gesto della cucitura diventerà un simbolo di generosità, condivisione e distacco dal concetto di possesso individuale.
Il laboratorio non si concentra sulla cucitura come semplice tecnica artigianale, ma la propone come una pratica che favorisce la concentrazione e la presenza mentale. Il processo di cucire lentamente e con intenzione permette di sperimentare un tempo diverso, più dilatato, dove ogni punto diventa un atto di consapevolezza. L’esperienza offre inoltre uno spazio di riflessione e dialogo, valorizzando il riuso creativo dei materiali e la trasformazione degli oggetti attraverso il lavoro delle mani.
Non è richiesta alcuna esperienza pregressa nel cucito. L’attenzione non sarà posta sulla precisione tecnica, ma sulla dimensione interiore del gesto, permettendo a ciascun partecipante di immergersi nell’esperienza senza preoccupazioni di perfezione o risultato.
Unire insieme pezzi di stoffa considerati privi di valore, cucendoli con consapevolezza e attenzione, diventa una metafora della nostra esistenza. Ogni gesto ripetuto, ogni piccolo punto di filo, si trasforma in una traccia concreta del nostro essere nel mondo, esprimendo il ritmo della quotidianità e la nostra capacità di dare nuovo senso alle cose.
Viviamo spesso in bilico tra un passato che non possiamo modificare e un futuro ancora incerto, senza accorgerci che l’unico tempo reale è il presente. Questo laboratorio invita a fermarsi, a riconoscere il valore del qui e ora, e a concedere al momento presente il giusto spazio per esistere pienamente.
La tecnica di cucitura proposta affonda le sue radici in una tradizione di oltre 2500 anni, originaria del contesto buddhista. Il punto utilizzato è noto per la sua resistenza ed era storicamente impiegato per realizzare gli abiti delle classi popolari, come contadini e artigiani.
Nella pratica monastica buddhista, questo tipo di cucitura è stato adottato per la confezione del kesa, la veste dei monaci, tramandata da maestro a discepolo attraverso le generazioni. Secondo la tradizione, questi abiti venivano creati con tessuti di recupero, lavati e tinti con cura, in un processo che trasformava ciò che era considerato umile in un oggetto dal profondo significato spirituale. Il lavoro manuale diventava così un esercizio di disciplina interiore e di consapevolezza, in cui ogni punto di cucitura rappresentava un passaggio della vita, unico e irripetibile.
Il laboratorio non si limiterà a un’attività manuale, ma sarà un percorso guidato, arricchito dalla prospettiva dell’insegnante, una monaca buddhista, che condividerà il suo vissuto e la sua esperienza nella pratica meditativa. I partecipanti saranno invitati a osservare la trasformazione del tessuto e del tempo stesso, lasciando che il ritmo della cucitura diventi uno strumento per esplorare il proprio stato interiore.
Informazioni pratiche e modalità di iscrizione
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